Regolarizzare i POD nascosti

Se un cliente finale alimenta un altro cliente finale non dichiarato, quest’ultimo è considerato “nascosto“.

Un esempio chiaro è il Bar all’interno della Stazione dei treni.

Insomma due attività diverse, intestate a due soggetti diversi, ma un solo POD di prelievo.

Il problema è che il Bar della Stazione non paga gli oneri di sistema in questo caso, non avendo POD a lui intestati.

Questa situazione è spesso riscontrabile in tante strutture come aziende agricole (azienda, spaccio, casa), case di cura, porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, centri commerciali, poli fieristici, ortomercati, ecc.

Gli oneri generali di sistema, che non vengono pagati dai clienti finali “nascosti”, pesano sugli altri clienti finali.

L’ARERA perciò ha previsto l’obbligo di autodichiarazione ai clienti finali nascosti per non incorrere in pesanti penali o altri procedimenti sanzionatori.

Quindi per regolarizzare il “cliente nascosto” i passi sono i seguenti:

  • Inviare al GSE richiesta di riconoscimento del Sistema Semplice di Produzione e Consumo (SSPC)
  • Corrispondere la differenza tra le componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema che avrebbero dovuto versare per il periodo compreso tra il 1 gennaio 2014 e la data della loro regolarizzazione

In assenza di autodichiarazione ci saranno maggiorazioni del 30% su oneri a titolo di penale.

Nel prossimo articolo approfondiremo sul nostro Blog la classificazione del Sistema Semplice di Produzione e Consumo.